Cibus 2018: l’eccellenza del Made in Italy alla fiera di Parma

Semplicità, qualità, stile di vita.
Conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, la cucina italiana è uno dei punti di forza del nostro paese. Per valorizzare il modello agroalimentare italiano e per diffondere la cultura del Made in Italy, quest’anno si è tenuta dal 7 al 10 maggio la 19esima edizione di Cibus che ha ospitato in otto padiglioni un’esposizione di tutte le forze del foodsystem italiano, dai grandi brand ed eccellenze di nicchia, alle associazioni agricole e slow food, dalle catene italiane e retailer esteri, ai consorzi di tutela ed enti di certificazione.

Dall’inizio del progetto, finanziato con 7,5 milioni di euro dal ministero dello Sviluppo economico, sono stati organizzati 1500 incontri Business2Business con 600 aziende italiane e più di 65 buyers.

La fiera che contava 135mila metri quadrati, 3100 espositori si è conclusa, superando ogni aspettativa, con un bilancio di 82mila visitatori, per la maggior parte professionisti del settore, ma anche buyers stranieri, studenti e curiosi, di partecipare alla fiera, quest’anno più che mai all’insegna dell’innovazione e della filiera.

All’interno dei vari padiglioni era presente un mix di grandi players italiani e piccole aziende familiari locali e consorzi, i cui temi centrali ruotano intorno all’innovazione e filiera.

La fiera Cibus non presentava solo prodotti della tradizione italiana, ma anche nuove sperimentazioni, dall’acqua ossigenata e il sale spray con -75% di sodio, al latte di cavalla crudo congelato e la pasta all’alga. Numerose anche le proposte di nuovissimi prodotti: oltre 1300.

Cibus, riconosciuta come fiera leader nel settore agroalimentare, sempre più negli anni si è affermata in quello che è oggi una piattaforma e punto di riferimento per la promozione dell’export del Made in Italy nel mondo a rafforzamento della lotta alla contraffazione alimentare.